Maria Antonietta è un film del 2006 diretto dalla figlia
d’arte Sofia Coppola.
La pellicola si concentra sul periodo d’oro della
protagonista Maria Antonietta d’Asburgo che, giovanissima, viene data in sposa
al delfino di Francia, Luigi XVI, e che vede caricati sulle sue spalle i
delicati rapporti tra i due stati.
Lo stile e la scelta della colonna sonora, volutamente
provocatori, hanno suscitato numerose critiche ma, d’altra parte, grazie ad
esse il film perde la solita pesantezza dei lungometraggi storici e riesce a
descrivere in chiave moderna la vita di
quella che è stata una delle regine più criticate di Francia.
Il film narra la storia della regina dall’arrivo a
Versailles, dove non è vista di buon occhio dal popolo in quanto straniera,
sino ai primi moti rivoluzionari, causati
dalla forte pressione economica e alla
fuga dei sovrani da corte.
Nella prima parte del film vengono messe in risalto le
sfumature emotive della protagonista, che appena trasferitasi a Versailles comincia a vivere nelle frivolezze,
dedicandosi a costosi passatempi per rimediare alla noia e
a un matrimonio deludente e tormentato.
In molte scene la macchina da presa si concentra su abiti e
costosissime stoffe, su bellissime scarpe, stravaganti acconciature e mille
prelibatezze. Insieme questi elementi
rappresentano l’eccessivo ‘ozio di corte’.
Il comportamento di Maria Antonietta favorisce l’odio del
popolo nei confronti di una regina che, nonostante la crisi finanziaria della
Francia, non rinuncia a spese talmente ingenti da procurarle l’appellativo di
“Madame Deficit”.

Dopo la marcia su Versailles, nell’ottobre 1789, il re tentò
la fuga con la famiglia. Venne bloccato a Varennes, al confine col Belgio, e
portato nuovamente a Parigi dove venne processato e messo agli arresti domiciliari. I seguito fu detronizzato e arrestato
ufficialmente. Nel settembre 1792 la
Francia fu dichiarata una repubblica. Il 21 gennaio 1793, Luigi XVI fu
ghigliottinato a Place de la Concorde.
La moglie, Maria Antonietta, lo seguì
sulla ghigliottina il 16 ottobre 1793.
martina r.
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