Ha avuto inizio Domenica 2
Febbraio, presso il teatro Sannazaro di Napoli, l'evento che ha messo in scena le
più grandi opere teatrali del 700 italiano: una vera e propria maratona di arte
e cultura che prende vita in uno dei più antichi teatri di Napoli e che avrà
fine il prossimo marzo.
È la celebre opera di
Goldoni , "La locandiera", riadattata dal regista Jurij
Ferrini che, come ci rivelano le statistiche, ha ricevuto un vero e proprio
boom d'incassi. Ma a cosa è dovuto tanto successo?
Gli esperti affermano
"Mirandolina ha sedotto gli uomini ma non solo...". Senza
dubbio il personaggio principale ha
influito molto attirando l'attenzione di un pubblico vasto.
Diversi sono stati i pareri
che si sono sviluppati intorno a questo
personaggio, date le diverse sfumature della sua personalità. Si tratta di una
donna emancipata e indipendente, molto legata all'attività che svolge e per la
quale impiega tutte le sue energie. È una donna che ama sedurre e non a caso è
contesa tra due uomini (il conte di Albafiorita e il marchese di
Forlinpopoli) che cercano di
conquistarla, entrambi, però, con scarsi risultati. Il carattere di Mirandolina
si rivela ancor di più con l'arrivo di un altro uomo nella locanda, il
cavaliere di Ripafratta. Questo, al contrario degli altri due, la disprezza
sottolineando l'inferiorità sociale della donna. L'aristocratico cerca infatti di
imporsi con arroganza sulla locandiera. È proprio di fronte a questi atteggiamenti
scontrosi che nasce in Mirandolina la voglia di rivendicare la sua classe
sociale, la borghesia, attraverso la più potente arma a sua disposizione: la
seduzione.
La bravura del regista è stata quella di far
emergere gli aspetti negativi della protagonista, senza renderla ‘antagonista’.
La sete di vendetta, infatti, non nasce esclusivamente dal proposito di
vendicare il suo orgoglio ferito, ma da una sorta di ossessione di potere sugli
uomini. Questo aspetto in passato è
stato analizzato da illustri critici letterari come Mario Baratto, che ha
definito la Mirandolina di Goldoni una vera narcisista, che prova soddisfazione
nell'essere lodata dagli uomini, i quali a loro volta diventano oggetto del suo
dominio.
Nonostante
lo spirito libero della protagonista, lo spettacolo si conclude con il
matrimonio con Fabrizio, il cameriere della locanda. La Mirandolina emancipata
ad un certo punto, quindi, sente il bisogno di una presenza maschile nella sua
vita per ottenere una posizione rilevante nella società. Ma anche il matrimonio
con Fabrizio nasconde lati oscuri. Neanche lui riesce a tenere a bada lo
spirito di indipendenza della donna, che veste sempre i panni di una padrona
che comanda e che vuole essere rispettata senza discussioni.
Mirandolina incarna a tutti gli effetti la
donna settecentesca con i suoi vizi e le sue virtù. Ma che ruolo potrebbe avere
nella nostra società questa donna capace di sottomettere anche gli animi più
duri?
Il ‘carattere’ di Goldoni prende le sembianze
di quella che, in termini moderni, può essere definita la vera e propria donna
di carattere: ammaliatrice, emancipata, pronta a lottare per la sua libertà, ma
che al tempo stesso sente l’esigenza di avere accanto una figura maschile senza
però essere a questi sottomessa. Mirandolina è la sexy bomb dei giorni nostri,
consapevole di poter ottenere ciò che vuole usando le sue armi seduttive.
“Per me è stato più facile interpretare la
Mirandolina emancipata e autonoma, anziché colei che ha bisogno di un uomo per
occupare un posto rilevante nella società. La Mirandolina maliziosa e seducente
mi rappresenta di più anche se sono contro la strumentalizzazione della
bellezza che viene fuori da questo personaggio - afferma Micaela Esdra che
ha recitato nei panni della protagonista - tutti parlano delle donne
definendole il sesso debole, ma in realtà siamo in grado di prevalere sugli
uomini e siamo così forti noi donne da poter decidere autonomamente se fingere
o meno di sottometterci alla loro volontà”.
imma m.
ORARIO SPETTACOLI: lunedì-venerdì, ore 20:45 – sabato, ore 21:00