Lo scorso 19 febbraio agli alunni della IV B del liceo linguistico “Carlo Levi” di Marano (NA) è stata proposta la visione di uno dei capolavori di Sofia Coppola: “Marie Antoinette” , interpretata da Kirsten Dunst, famosa per il ruolo di Mary Jane Watson in “Spiderman”.
La pellicola rilegge in chiave moderna uno dei personaggi più controversi del XVIII secolo: la regina Marie Antoinette di Francia, descritta quasi come ereditiera alias rock star.
Dopo aver lasciato Vienna per recarsi in Francia, la giovane donna è costretta ad una serie di riti quali le remise [1] e le coucher [2], che non faranno altro che introdurla ad una straziante vita coniugale, dove il sesso sarà solo una fonte d’acqua fresca nel deserto.
La donna sarà costretta a convivere con una montagna di riti inutili e stravaganti e subire la discriminazione per le sue origini austriache da parte della corte che la crede fredda e frigida, incapace quindi di donare un erede alla corona.
Diventata regina a soli 18 anni per la morte di Luigi XV, Antoinette soffocherà la propria insoddisfazione in un comportamento totalmente inadatto ad una giovane del suo rango, tanto da prendere l’appellativo di Madame Scandale. Sono queste le scene più avvincenti e ‘giovani’ del film, poiché colgono l’aspetto adolescenziale della Delphine: gli abiti sfarzosi di Rose Bertin [3], le acconciature eccentriche di Léonard, il gioco d’azzardo, il fumo, l’alcool e la voglia sfrenata di assistere all’alba di un nuovo giorno in compagnia degli amici faranno da sfondo alla sua vita di sovrana
"Aveva 18 anni, era giovane e voleva comportarsi da tale. Non fa niente di male e soprattutto non ci sono differenze tra quello che faceva lei e quello che facciamo noi oggi!" afferma Laura -studentessa della IV Bl- durante il dibattito seguito alla proiezione.
Nella seconda parte del film vediamo una Antoinette più matura, costretta ad apportare leggeri cambiamenti al suo comportamento dopo le lettere di rimprovero della madre e soprattutto dopo il parto della cognata che la riporterà con i piedi per terra, dovrà quindi affrontare i problemi sessuali col marito e i problemi di natura economica del suo Paese, dovuti alla guerra dei Sette anni, alla partecipazione della Francia alla rivoluzione americana e -perché no?- allo sfarzo di Versailles.
Dopo la visita da parte del fratello, Giuseppe II, che definirà Marie e Luigi “due pasticcioni”, la coppia riesce finalmente ad avvicinarsi ed 'erosare' [4] . Avranno infatti quattro figli, ma solo una, Maria, riuscirà a raggiungere l’età adulta.
Nel 1789 Luigi XVI convocherà gli Stati Generali: questo segnerà l’inizio della rivoluzione francese poiché a partire da questa data il Terzo stato continuerà a chiedere sempre più diritti e libertà, dalla formazione dell’Assemblea Nazionale Costituente alla presa della Bastiglia, simbolo dell’assolutismo reale.
La notte tra il 5 e il 6 ottobre del 1789 vedrà la reggia assalita da popolane affamate che avevano intenzione di “riportare a Parigi il fornaio e la fornaia”: una scena commovente che vedrà Marie inchinarsi al suo popolo, un gesto che zittirà la folla,un gesto che , senza l’uso di una sola parola, lascerà intendere la ritrovata maturità psicologica della protagonista, tanto che il conte di Mirabeau sarà autore di una delle frasi che meglio descrivono questo personaggio: “ Oggi il re ha un solo uomo con sé: sua moglie!”
La famiglia reale sarà costretta a recarsi a Parigi, da dove tenterà di scappare. Questo atto sarà cruciale per le vicende politiche del Paese, causando una separazione tra giacobini, foglianti e cordiglieri.
Finalmente nel 1791 il popolo parigino otterrà la costituzione e, dopo vari scontri con l’Austria, si arriverà a deporre il sovrano, costituendo la “Convenzione”.
Marie Antoinette è sempre stata descritta come una donna perfida, ammaliatrice nei confronti del sovrano, ladra delle casse francesi e traditrice del proprio marito per soddisfare i proprio piaceri lussuriosi sia con uomini che con donne. Ma per noi oggi cos’altro sembra Marie se non una schiava del proprio tempo?
luca b.
[1] le remise: cerimonia secondo la quale Marie Antoinette
abbandona gli abiti austriaci per indossare vesti francesi.
[2] le coucher: cerimonia del coricarsi alla quale
partecipava tutta la corte. La coppia va
a letto e l’arcivescovo benedice il talamo. Alla fine la coppia viene
lasciata sola,ma il matrimonio venne consumato molto più tardi.
[3] Marie-Jeanne Rose Bertin è stata una stilista e modista
francese.
[4] Per l’EROS
bisogna sapere OSARE: la sfera invisibile e forte che separa un corpo
dall’altro deve essere EROSa; sapiente, gentile,ma deciso è l’amore di chi
entra in un giardino rigoglioso per dare acqua alla sua ROSa. (Giacomo Lopez)