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giovedì 13 febbraio 2014

FIGLIE DI MIRANDOLINA?

    

Ieri, alle ore 18.00, Milano ha aperto le porte ad un convegno dedicato alla questione femminile e alla storia delle donne. In tanti hanno preso parte alla giornata di studio tenutasi nella sede municipiale di Palazzo Marino. Persone di tutte le età e molti studenti hanno partecipato attivamente alla riflessione storica e d'attualità che aveva come tema centrale “La donna ieri ed oggi”.
Il convegno è iniziato con la proiezione di un documentario, che presentava un personaggio storico-letterario della commedia goldoniana: Mirandolina, protagonista de "La Locandiera", opera di maggior successo dello stesso Goldoni.
Il nostro personaggio, proiettato in un' epoca particolare della nostra storia, in quanto vede l'affermazione della classe borghese in tutte le sue sfaccettature, ha permesso agli ospiti esperti e ai partecipanti di analizzare problematiche sociali, politiche e culturali di grande attualità.
Mirandolina, dal carattere forte e volitivo, porta in scena il tema della rivalsa sociale. Potremmo considerarla come prima eroina dell'emancipazione femminile, in quanto, segnata dall'età conformista in cui vive, rivendica con forza i propri diritti e la propria libertà, aprendo il ‘sipario’ alla rivolta femminista del ‘900.
Volendo analizzare la sua personalità, Mirandolina rappresenta il prototipo di donna moderna, sempre pronta a far risaltare la propria personalità, a raggiungere i propri obiettivi e ad affermare la propria autonomia.
L'attualità del personaggio goldoniano è risultato un ottimo spunto per ripercorrere la storia dell’emancipazione femminile nel corso dei secoli. Si sono valutate le condizioni sociali del passato e del presente, il loro progresso e la loro influenza nell'attuazione dei diritti della donna. Tuttavia oggi, pur avendo una società evoluta, le donne ricevono ancora insulti e in molti paesi sono considerate oggetto di proprietà dell'uomo, vengono discriminate e violentate, costrette a sacrificare la loro autonomia e i loro diritti. In molti casi, le donne stesse perdono "la Mirandolina" volitiva e forte che rivendica la propria indipendenza, restando in silenzio di fronte ai soprusi perpetrati da un maschilismo cieco e feroce.
Sappiamo che il cambiamento sociale ha contribuito molto all'indipendenza dei diritti femminili, di certo resta una causa rilevante ma non unica. Anche la cultura popolare, ha  giocato un ruolo importante in questo senso, proprio come nella società settecentesca.
Il Convegno di Palazzo Marino si è concluso con la lettura di un monologo della commedia (atto I,scena IX), in cui risalta l'adorabile e seducente personalità ‘femminista’ della protagonista. Si è voluto così sottolineare la frase "noi donne, che siamo la miglior cosa che abbia prodotto madre natura" lasciando ai partecipanti un'idea di donna attraente, realizzata nella vita privata e nella società. Insomma, ricordarsi di avere dentro ognuna di noi una potenziale "Mirandolina" può aiutare le donne più deboli a prendere forza e positività e, contemporaneamente, serve a ricordare agli uomini di che le donne vanno rispettate e tutelate, sempre e comunque. 

                                                                                                                                                  teresa t.

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