Per il mio percorso ho deciso di prendere in
analisi la prima parte del 900. Questo periodo fu caratterizzato sì dalla crisi
ma anche da un susseguirsi di novità in diversi campi.
E' proprio sull'antitesi “crisi-innovazione” che
ho deciso di incentrare il lavoro.
Questi due concetti apparentemente scollegati e
diversi tra loro, in realtà sono strettamente connessi.
Il primo 900 è infatti stato segnato da conflitti o comunque da numerosi avvenimenti che hanno segnato la vita
dell'uomo moderno. In primo luogo, abbiamo lo scoppio della Prima Guerra Mondiale
(1914-1917) e la Guerra Ispano-Americana (1898), che determinano una grave
crisi socio-economica, d'altra parte l'affermarsi delle teorie filosofiche di
Nietzsche e Freud, che portano l'uomo a vivere una vera e propria crisi interiore.
Questi avvenimenti hanno un peso rilevante nella vita
dell'uomo; la guerra ispano americana ha come conseguenza la nascita di nuova
tendenza letteraria in Spagna, la Generazione del 98, che vede tra i suoi
principali esponenti Miguel de Unamuno.
D'altra parte le teorie filosofiche
venutesi ad affermare, in particolare quelle di Freud con l'introduzione del
concetto d'inconscio, portano l'uomo a compiere un'analisi interiore e
favoriscono la nascita del romanzo psicologico i cui principali esponenti sono
Luigi Pirandello, in Italia, James Joyce, in Inghilterra, e Marcel Proust, in
Francia.
Ad ogni modo le innovazioni di questo periodo non
riguardarono solo in campo artistico-letterario ma anche il campo scientifico;
è proprio in questo periodo, infatti,
che il fisico Albert Einstein espose la
teoria della relatività.
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