
Premettiamo che l’atmosfera terrestre contiene 3 milioni di megatonnellate di CO2,il protocollo pretende che i paesi maggiormente industrializzati riducano almeno del 5% le proprie emissioni di questo gas nocivo. Inoltre il protocollo di Kyoto prevede un ricorso a meccanismi di mercato i cosiddetti, Meccanismi Flessibili.
L’obiettivo dei
Meccanismi Flessibili è di ridurre le emissioni al minor costo possibile. Da
pochi giorni il Canada ha ufficializzato il suo ritiro dai paesi aderenti al
famoso protocollo, un ritiro che era nell’aria da qualche settimana,e che è
stato definitivamente ufficializzato anche se ancora formalmente. La Cina,uno
dei paesi con la percentuale di consumo più alta ed aderente anch’essa al
protocollo,non ha esitato a commentare la decisione del Canada con
l’espressione “deplorevole” ed ha proseguito dicendo che: <<Tale
comportamento è contrario agli sforzi della comunità>>.
L’unico paese che non
ha ancora aderito a questo protocollo sono gli Stati Uniti … il presidente
Barack Obama non è molto convinto dell’utilità di questo protocollo ed avrebbe
preso tempo per decidere se entrare a far parte di questo trattato o no, una
eventuale adesione da parte degli Stati Uniti garantirebbe una maggior
percentuale di successo in questa “operazione” in quanto gli Stati Uniti sono
uno dei paesi industrializzati con maggiore consumo energetico.
A parer mio il protocollo di Kyoto è un'ottima iniziativa per migliorare le
condizioni ambientali del nostro pianeta,per questo sono contento che abbia
comunque riscontrato un esito positivo; ci sono però dei punti che vorrei
sottolineare sui quali mi trovo in totale disaccordo:
1. Il ritiro del Canada
2. La mancata adesione degli Stati Uniti
Partendo dal primo
punto,direi che, il Canada ha ufficializzato il ritiro della sua adesione al
protocollo da pochi giorni, anche se ancora solo formalmente.
Il Canada non può che essere considerato un paese molto industrializzato e la sua adesione al protocollo in questi anni ha aiutato tantissimo nella riduzione delle emissioni di CO2. Il fatto che si sia ritirato non dimostra altro che ormai ci sono paesi che mettono i profitti, il consumismo e le loro volontà davanti alla salvaguardia dell’ambiente che, ahimè, ha una maggiore rilevanza rispetto ai soldi! Mi trovo d’accordo con la Cina, che ha definito il comportamento del Canada “deplorevole” e controcorrente alle esigenze della comunità; analogamente gli Stati Uniti hanno deciso di non essere coinvolti in questa iniziativa, in quanto il cambio di tecnologia produttiva prevede un costo insostenibile per le industrie. Ciò comporta disinteresse nei riguardi dell’ambiente, al fine di salvaguardare l’economia della nazione.
Il Canada non può che essere considerato un paese molto industrializzato e la sua adesione al protocollo in questi anni ha aiutato tantissimo nella riduzione delle emissioni di CO2. Il fatto che si sia ritirato non dimostra altro che ormai ci sono paesi che mettono i profitti, il consumismo e le loro volontà davanti alla salvaguardia dell’ambiente che, ahimè, ha una maggiore rilevanza rispetto ai soldi! Mi trovo d’accordo con la Cina, che ha definito il comportamento del Canada “deplorevole” e controcorrente alle esigenze della comunità; analogamente gli Stati Uniti hanno deciso di non essere coinvolti in questa iniziativa, in quanto il cambio di tecnologia produttiva prevede un costo insostenibile per le industrie. Ciò comporta disinteresse nei riguardi dell’ambiente, al fine di salvaguardare l’economia della nazione.
Gli Stati Uniti
vorrebbero introdurre un’alternativa più vantaggiosa rispetto al protocollo,
stipulando un accordo con alcuni paesi Asiatici per introdurre dispersori di
carbonio che riducono le emissioni di anidride carbonica.
Antonio C.
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