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giovedì 15 dicembre 2011

IL PROTOCOLLO DI KYOTO


Il protocollo di Kyoto è un trattato internazionale riguardante il riscaldamento globale stipulato nella città Giapponese di Kyoto l’11 Dicembre 1997. Questo famoso trattato prevede l’obbligo dei paesi industrializzati di operare una netta riduzione delle emissioni di elementi inquinanti. 
Premettiamo che l’atmosfera terrestre contiene 3 milioni di megatonnellate di CO2,il protocollo pretende che i paesi maggiormente industrializzati riducano almeno del 5% le proprie emissioni di questo gas nocivo. Inoltre il protocollo di Kyoto prevede un ricorso a meccanismi di mercato i cosiddetti, Meccanismi Flessibili.
L’obiettivo dei Meccanismi Flessibili è di ridurre le emissioni al minor costo possibile. Da pochi giorni il Canada ha ufficializzato il suo ritiro dai paesi aderenti al famoso protocollo, un ritiro che era nell’aria da qualche settimana,e che è stato definitivamente ufficializzato anche se ancora formalmente. La Cina,uno dei paesi con la percentuale di consumo più alta ed aderente anch’essa al protocollo,non ha esitato a commentare la decisione del Canada con l’espressione “deplorevole” ed ha proseguito dicendo che: <<Tale comportamento è contrario agli sforzi della comunità>>.
L’unico paese che non ha ancora aderito a questo protocollo sono gli Stati Uniti … il presidente Barack Obama non è molto convinto dell’utilità di questo protocollo ed avrebbe preso tempo per decidere se entrare a far parte di questo trattato o no, una eventuale adesione da parte degli Stati Uniti garantirebbe una maggior percentuale di successo in questa “operazione” in quanto gli Stati Uniti sono uno dei paesi industrializzati con maggiore consumo energetico.
A parer mio il protocollo di Kyoto è un'ottima iniziativa per migliorare le condizioni ambientali del nostro pianeta,per questo sono contento che abbia comunque riscontrato un esito positivo; ci sono però dei punti che vorrei sottolineare sui quali mi trovo in totale disaccordo:
1. Il ritiro del Canada
2. La mancata adesione degli Stati Uniti
Partendo dal primo punto,direi che, il Canada ha ufficializzato il ritiro della sua adesione al protocollo da pochi giorni, anche se ancora solo formalmente. 
Il Canada non può che essere considerato un paese molto industrializzato e la sua adesione al protocollo in questi anni ha aiutato tantissimo nella riduzione delle emissioni di CO2. Il fatto che si sia ritirato non dimostra altro che ormai  ci sono paesi che mettono i profitti, il consumismo e le loro volontà davanti alla salvaguardia dell’ambiente che, ahimè, ha una maggiore rilevanza rispetto ai soldi! Mi trovo d’accordo con la Cina, che ha definito il comportamento del Canada “deplorevole” e controcorrente alle esigenze della comunità; analogamente gli Stati Uniti hanno deciso di non essere coinvolti in questa iniziativa, in quanto il cambio di tecnologia produttiva prevede un costo insostenibile per le industrie. Ciò comporta disinteresse nei riguardi dell’ambiente, al fine di salvaguardare l’economia della nazione.
Gli Stati Uniti vorrebbero introdurre un’alternativa più vantaggiosa rispetto al protocollo, stipulando un accordo con alcuni paesi Asiatici per introdurre dispersori di carbonio che riducono le emissioni di anidride carbonica.


Antonio C.

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